L’arginina, cos’è
Il nome arginina deriva dal latino argentum perché é stata isolata per la prima volta da una precipitazione del sale d’argento, un elemento utilizzato in fotografia.
L’organismo umano è in grado di ricavare l’arginina di cui ha bisogno solamente attraverso l’alimentazione: non però nei bambini che sono ancora in fase di crescita. Però, successivamente la sintetizza nelle quantità utili alle sue necessità. Tuttavia a volte non la sintetizza a sufficienza a causa di alcune particolari condizioni: di stress, patologiche, di un’alimentazione carente (tanto per fare qualche esempio). L’arginina è un amminoacido:
- condizionatamente essenziale, indispensabile in molte funzioni metaboliche,
- polare (idrofilo),
- basico.
Ogni amminoacido ha uno specifico gruppo laterale (gruppo R). Un amminoacido viene classificato in relazione alle proprietà chimiche di questo gruppo, come acido, come basico, come idrofilo o polare, come idrofobo o apolare
1. arginina: un amminoacido condizionatamente essenziale
Sono essenziali quegli aminoacidi che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare in quantità sufficienti per il suo fabbisogno e che di conseguenza dobbiamo integrare attraverso la dieta o attraverso delle integrazioni farmacologiche.
Questa particolarità potrebbe dipendere dal fatto che nella fase dell’accrescimento e dello sviluppo dei bambini c’è una notevole produzione dell’ormone della crescita, la cui sintesi sembra richiedere l’assunzione oltre che si altre sostanze, anche di arginina.
Per quanto attiene agli adulti, l’arginina viene sintetizzata nel ciclo dell’urea. Quindi – relativamente agli adulti – l’arginina (insieme a glicina, glutamina, prolina e taurina) rientra nella categoria degli aminoacidi cosiddetti condizionatamente essenziali, in quanto ricopre un ruolo fondamentale nel mantenimento della stabilità cellulare e delle funzioni dell’organismo.
2. arginina: un aminoacido polare
La polarità come abbiamo detto è una delle due principali categorie delle catene laterali (R) degli amminoacidi.
3. arginina: un aminoacido basico
I suoi valori di basicità vanno da 10 a 14 sulla scala del pH.
In chimica, il termine pH sta ad indicare propriamente potenza (simbolo p) d’idrogeno (simbolo H). La scala del pH é utilizzata per esprimere acidità o alcalini
L’arginina: le sue funzioni, le sue proprietà, i suoi benefici
Sono molteplici le funzioni dell’arginina come dimostrano i numerosi studi che ne hanno evidenziato alcune proprietà: tuttavia non tutti i risultati emersi hanno trovato altre evidenze scientifiche e la ricerca prosegue relativamente ad alcune di queste. Comunque ora illustreremo sinteticamente le proprietà per cui attualmente l’arginine viene ritenuta utile:
1. nella sintesi degli amminoacidi e del glucosio
L’arginina è un precursore della creatina, e ne aumenta la velocità di sintesi. Questa sua proprietà può influenzare in maniera positiva le prestazioni atletiche. Inoltre, l’arginina interviene nella sintesi di altri amminoacidi ed in quella del glucosio, agendo in tal senso come un aminoacido gluconeogenetico (l’arginina cioè può essere cioè scissa in molecole più semplici per produrre dell’energia quando le scorte di glucosio scarseggiano).
2. nella detossificazione
L’arginina è un prodotto intermedio del ciclo dell’urea e, come tale, contribuisce all’eliminazione delle tossine all’interno dell’organismo. Durante un esercizio fisico o sotto uno sforzo comunque prolungato, le cellule dei muscoli producono l’ammoniaca il cui accumulo è uno dei fattori che determinano la fatica. Esercitando questa sua azione detossificante, si rivela quindi particolarmente utile negli sport di durata (ciclismo, corsa, sci di fondo ecc.).
3. nell’indurre un’immunostimolazione
L’arginina viene utilizzata inoltre come un immunostimulante quando l’organismo è particolarmente debilitato da alcune condizioni estese: come da ustioni gravi, da traumi o da patologie di una certa gravità.
L’arginina interviene anche nella sintesi dell’ossido nitrico, una sostanza che – diminuendo la pressione arteriosa ed aumentando l’apporto di sangue ai tessuti genitali compresi – produce una vasodilatazione. Perciò l’arginina viene utilizzata anche per il trattamento della disfunzione erettile.
La principale differenza col Viagra, il più noto stimolatore sessuale, è che questo ha un’azione bloccante dell’enzima PDE5, responsabile della distruzione dell’ossido nitrico, mentre l’arginina ha un’azione di incrementazione (relativamente alla produzione dell’ossido).
In occasione di una ricerca che aveva coinvolto circa 50 uomini, ad alcuni di questi erano stati somministrati 5 grammi di arginina al giorno (sotto forma di L-arginina), ad altri una sostanza placebo. Dopo sei settimane, il gruppo che aveva ricevuto l’argina aveva notato dei miglioramenti; questo ci aiuta ad individuare anche un’altra importante differenza col Viagra, ovvero che l’arginina va assunta quotidianamente.
5. nelle patologie cardiovascolari
Per le sue proprietà vasodilatatorie (di cui abbiamo già detto) l’arginina può essere utile anche nella cura di alcune patologie cardiovascolari, come l’ipertensione e l’arteriosclerosi.
6. è comunque utile al nostro organismo
- accelerando la cicatrizzazione delle lesioni,
- favorendo il metabolismo dei grassi,
- giovando alla perdita di peso,
- essendo indicata come “anti-age”
- essendo utile a contrastare i radicali liberi
Le dosi giornaliere raccomandate di L-Arginina
Gli integratori di arginina – anzi di L-Arginina – vengono commercializzati in varie formulazioni: in compresse, in capsule, in polvere ed ultimamente anche in alimenti funzionali addizionati. Ciò ha reso particolarmente agevole la predisposizione di protocolli relativi alle loro dosi.
Sono diverse le dosi attualmente consigliate
- Generalmente – sono comprese tra 3 e 20 g. giornalieri da suddividere in più assunzioni.
- In ambito sportivo – la dose giornaliera di arginina più utilizzata è quella dei 3 grammi, generalmente da assumere nelle fasi di pre-allenamento oppure prima del riposo notturno.
- In ambito cardiologico o andrologico – la dose può arrivare anche fino ai 10 grammi giornalieri.
Se queste dosi vengono rispettate gli integratori di arginina sono sicuri e generalmente ben tollerati. Dosi più elevate potrebbero dar luogo a manifestazioni collaterali: non gravi ma fastidiose a livello gastro-intestinale, come ad esempio dei crampi addominali, nausea, vomito e diarrea.
Più rare – per fortuna – sono le cefalee, l’ipertensione e le nefrotossicità (ovvero danni morfologici ai reni per il sovraccarico di sostanze da espellere): queste manifestazioni sono correlate per lo più alla somministrazione dell’amminoacido per via parenterale.
Effetti collaterali. L’integrazione di arginina per mezzo di integratori alimentari viene sconsigliata alle persone soggette a all’herpes, perché questo amminoacido sembrerebbe favorire la riattivazione del ceppo virale.
Elevate dosi di arginina (oltre i 30 grammi al giorno) possono provocare cefalea, ipotensione e nefrotossicità. Per dosi inferiori, i possibili effetti collaterali registrati si riferiscono ad episodi di diarrea, di crampi addominali e di nausea.
Controindicazioni. L’arginina è invece totalmente sconsigliata,
- in caso di ipersensibilità all’aminoacido stesso,
- in caso di rari sindromi genetiche da disordini causati da un eccesso di arginina,
- durante la gravidanza e nel successivo periodo di allattamento al seno.
Potrebbero anche arrivare a gravi casi di insufficienza epatica e renale.
Avvertenze
L’assunzione di integratori di arginina, come del resto quella di qualsiasi integratore, potrebbe alterare le normali caratteristiche farmacocinetiche di principi attivi come la Ciclosporina, l’Ibuprofene, i nitrati organici, il Sildenafil citrato, ed i principi attivi di piante ad attività fitoterapica come la Yohimbe, rendendo quindi la loro azione inefficace, in parte o del tutto.
Per questo motivo, chi si sta sottoponendo a terapie farmacologiche prolungate, deve necessariamente consultare il proprio medico curante prima di assumere integratori di arginina. Per lo stesso motivo, i pazienti affetti da patologie epatiche e renali non devono mai assumere questa sostanza senza aver consultato il proprio medico.
Infine, data la presenza di arginina nelle proteine virali dell’herpes simplex, è caldamente sconsigliato l’utilizzo di integratori a base di arginina ai soggetti predisposti all’infezione, al fine di ridurre il rischio di eventuali ri-acutizzazione.